Ploaghe (Piaghe in sardo) è un comune italiano di 4 565 abitanti della provincia di Sassari in Sardegna.
Storia
Il territorio di Ploaghe è abitato dall'uomo sin dal periodo prenuragico e nuragico.
Nel medioevo il villaggio di Plouake fece parte del giudicato di Torres, inserito nella curatoria di Figulinas, di cui fu capoluogo. Dopo la caduta di quest'ultimo la villa passò ai Malaspina, agli Aragonesi e, in seguito, al giudicato di Arborea; tornò quindi nuovamente agli Aragonesi, che la inglobarono definitivamente nel regno di Sardegna.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Il paese fu sede vescovile dall'XI secolo all'inizio del XVI secolo quando la diocesi fu soppressa e unita all'arcidiocesi di Sassari. Custodisce un grande complesso religioso presente nella piazza principale, piazza San Pietro, dove vi si trova l'oratorio del Rosario, il cimitero monumentale (unico in Sardegna per la presenza di lapidi funerarie scritte in logudorese), la chiesa di san Pietro che era l'antica cattedrale, la Casa del fanciullo, la chiesa di santa Croce e la casa parrocchiale.
Oltre a questo complesso, sono presenti nel paese altre chiese, tra cui quella di Cristo Re. Altre chiesette minori invece sono la chiesa di San Timoteo, la chiesa di Valverde, la chiesa del convento di Sant'Antonio da Padova. Importante è anche la chiesa di San Michele di Salvennor, del XII secolo, situata nel territorio ploaghese a circa due chilometri paese, e le vicine Sant'Antimo, allo stato di rudere.
La casa parrocchiale custodisce una delle più importanti raccolte pittoriche della Sardegna. Fu messa insieme dall'insigne canonico Giovanni Spano nel XIX secolo, raccogliendo dipinti anche da altre collezioni private. Nella raccolta sono presenti dipinti dal XIV al XIX secolo, tra cui importanti sono quelli di Michele Cavaro, France per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |