Borutta (Borùta in sardo) è un comune italiano di 284 abitanti della provincia di Sassari, nell'antica regione storico-geografica del Meilogu.
Nel suo territorio si trova la famosa ex cattedrale in stile romanico pisano di San Pietro di Sorres, riconosciuto monumento nazionale italiano dal 1894.
Origini del nome
Il paese in antichità aveva il nome di Gruta (gruta - grotta) poi trasformatosi in Borutta.
Storia
Il territorio di Borutta si sviluppa lungo la valle del rio Frida, a sud del monte Pelao ed è situato sulla parte settentrionale della piana di Sorres. La grotta naturale "Ulari", è la testimonianza più antica della presenza dell'uomo nel territorio e fu abitata nel neolitico recente (3500 a.C.) come testimoniato dai numerosi ritrovamenti di reperti come asce, manufatti in selce e ossidiana, stoviglie e ossa umane. La località chiamata monte Sorrano che si trova sopra la grotta Ulà ri, assume grande importanza grazie alla scomparsa città di Sorra (o Sorres), che fu sede vescovile e insieme al villaggio di Borutta, appartenne nel medioevo al giudicato di Torres e fece parte della curatoria del Meilogu, di cui Sorres fu capoluogo. Alla caduta del giudicato (1259), passò alla signoria dei Doria, e successivamente agli aragonesi, sotto i quali divenne un feudo. Nel periodo della dominazione aragonese la popolazione di Sorres, sopravvissuta ai vari massacri, si riversò su Borutta ancor prima del 1388 dopo che Sorres venne rasa al suolo e Borutta divenne residenza del vescovo. Nel 1503 la diocesi venne soppressa e unita a quella di Sassari. Nel 1750 fu incorporato nel marchesato di Valdecalzana, concesso ai Martinez e poi ai De Queralt, ai quali fu riscattato nel 1839 dopo la soppressione del sistema feudale.
Nell'aprile del 1946 venne eletta sindaca in questo paese Ninetta Barto per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |