Ardara (Àldara in sardo) è un comune di 791 abitanti della provincia di Sassari, nell'antica regione del Logudoro.
Storia
Nel Medioevo Ardara fu una delle dimore fisse dei giudici di Torres e degli organi governativi: può essere considerata, pertanto, la sede di residenza privilegiata del regno dopo la decisione di trasferirvi la corte da Torres tra i secoli XI e XII. A quel periodo risalgono, infatti, i principali monumenti. I sovrani decisero di lasciare Porto Torres a causa del clima non salubre e per le continue minacce dei barbareschi: scelsero, dunque, Ardara per passarvi gran parte dell'anno, e il castello di Burgos per trascorrervi i mesi estivi.
Furono dunque costruiti un imponente Palazzo (in cui abitava il giudice con la famiglia e operavano il governo e la cancelleria), e l'insigne Basilica palatina di Santa Maria del Regno, giunta integralmente a noi, dove venivano celebrati i matrimoni, le intronizzazioni e i funerali della dinastia regnante dei Lacon Gunale. Nella chiesa, dinanzi ad Alessandro, legato di Gregorio IX, e al primo consorte Ubaldo Visconti di Gallura, Adelasia di Torres sottoscrisse un atto di sottomissione alla Santa Sede, nel dicembre 1236, in cui la nominava erede in caso di mancanza di figli.
Fu l'energica donnikella Giorgia, sorella di Gonnario Comita, a chiamare ad Ardara le maestranze pisane per procedere alla loro costruzione. Il Palazzo (non castello) aveva un aspetto solenne, a più piani e varie finestre, con gli ingressi che davano sulla campagna: ai primi dell'800 ne rimanevano discreti resti, oggi si vede solo il residuo di una torre di 12 metri e pochi avanzi di mura. Intorno alla "reggia", vero fulcro del potere giudicale, vi erano altri edifici governativi o gentilizi.
La basilica è uno dei più significativi monumenti romanico-pisani della Sardegna. L'interno è imprezios per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |