Cheremule (Cherèmule in sardo) è un comune di 424 abitanti della provincia di Sassari, nella regione storica del Meilogu.
Geografia fisica
Territorio
L'abitato è contornato dal verde; particolarmente significativo è il bosco di Su Tippiri che si estende dalle pendici del paese fino alla strada provinciale per Thiesi e non da meno è la pineta del monte Cuccuruddu.
Dal nome del paese ha preso nome la cheremulite, particolare pietra lavica utilizzata negli anni 60-70 in edilizia per il suo potere isolante estratta dall'antico vulcano di monte Cuccuruddu, alto 676 metri.
Storia
Il territorio fu abitato già in epoca neolitica per la presenza di diversi siti archeologici, e in epoca nuragica per la presenza di alcuni nuraghi.
In epoca medievale appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Caputabbas. Alla caduta del giudicato (1259) passò ai Doria, e intorno alla metà del XIV secolo divenne un feudo sotto gli aragonesi. Nel 1636 fu incorporato nel marchesato di Montemaggiore, concesso ai Canaveda. Da questi passò successivamente ai Manca,ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Tra i luoghi di culto vi sono:
la chiesa parrocchiale di San Gabriele Arcangelo- patrono del paese la cui festa viene celebrata il 29 settembre - edificata nel secolo XVI in forme gotico-aragonesi;
la chiesa di Santa Croce.Siti archeologici
Nel territorio comunale si trovano diversi nuraghi oltre che alcune necropoli ipogeiche risalenti alla periodo prenuragico. Da segnalare in particolare quella di necropoli di Museddu nella quale sono presenti alcune domus de janas riportanti graffiti e protomi taurine sia al loro interno che all'esterno.
Sono ancora presenti alcune pinnettas, caratteristiche costruzioni pastorali in pie per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |