Casorezzo (Casorezz in dialetto milanese, AFI: [kazuˈrɛts], localmente Casoesso, AFI: [kazuˈɛsu]) è un comune italiano di 5.479 abitanti della città metropolitana di Milano, in Lombardia.
Storia
L'epoca romana e le prime tracce etimologiche
Casorezzo è indicata nella sua storia con il nome di Casobrecio, Caxorizio, Cosorezo o anche Coxoretio, Casourezo, Consoretio; pare derivino questi nomi dal latino "Domus Retium", ossia casa delle reti. Effettivamente tracce di romanizzazione nell'area sono state ritrovate grazie ad una necropoli emersa ad inizio Novecento dove è stata ritrovata una moneta di bronzo recante l'effigie di Vespasiano.
Il medioevo
Intorno all'anno 1000 vi sorgeva un castello con quattro torri, circondato da un fossato e posto tra folti boschi (fra le sue mura sorgeva l'antica chiesa dedicata a San Giorgio), che doveva essere una costruzione utilizzata come casa di campagna per svaghi di caccia e pesca di patrizi milanesi. Da alcuni documenti si ha notizia che nel gennaio 1009 l'arcivescovo di Milano Arnolfo II operava una permuta dei beni con Giovanni, sacerdote ufficiante nella basilica di San Giorgio. L'arcivescovo Arnolfo donava al prete edifici e terre di ragione della casa di sant'Ambrogio e dell'arcivescovo stesso, ricavandone in cambio beni e fondi a Casorbecio.
Esisteva anche un monastero detto delle Suore Umiliate, chiamato Domus Capucinarum o Casa delle Cappuccine: questa testimonianza ci perviene da uno scritto datato 27 febbraio 1292; cita espressamente il documento: "...l'Arcivescovo Ottone Visconti concedeva alle suore della casa delle cappuccine di Casorezzo, d'ordine Umiliato, di permutare un sedime con Guidotto Colderarvio".
Nella matricola dei nobili fatta nel 1377 si ricordano i "Medici de Casoretio", che fecero un lascito di beneficenza: il 9 dicembre 1415 la nobile Caterina detta Donon per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |