Pollena Trocchia è un comune italiano di 13 430 abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.
Rientra nel Parco Nazionale del Vesuvio.
Storia
Fino all'età napoleonica, esistevano i due villaggi separati di Pollena e Trocchia,
che quindi hanno avuto storie separate ma simili. Entrambi i borghi vantano origini
etrusche, sannitiche e osche; questi popoli, attirati dal clima mite e dalla fertilitÃ
del luogo, si stabilirono alle pendici del monte Vesuvio (che anticamente era un vulcano
monocipite, cioè ad una sola sommità ), e qui dimorarono fino all'acquisizione del Campo Romano da parte dei Romani, che fecero di tutta la zona tra le città di Napoli e Nola una zona di villeggiatura.
Pollena deve il suo nome al culto del dio Apollo, cui era dedicato un tempio piuttosto importante nell'epoca preromana e romana; ne è indiretta testimonianza il fatto che nel periodo di cristianizzazione la prima chiesa di Apolline fu intitolata a Sant'Apollinario, stabilendo così una sorta di continuità col culto pagano, quantomeno nel nome.
Vi è tuttavia una fonte tratta dal dizionario di toponomastica che farebbe derivare il nome del paese dall'aggettivo latino "paululum" che significa "piccolo" (o anche "di poche unità " riferito al numero di abitazioni).
L'origine del nome di Trocchia deriva invece dal latino trochlea, che significa carrucola, torchio. Ciò perché il villaggio di Trocla era rinomato per i prodotti della propria terra e in particolar modo per le uve, (la Là crima del Vesuvio) quindi la trochlea non sarebbe altro che l'attrezzo usato per produrre il vino. Secondo altri studiosi, invece, Trocchia deriverebbe dall'antico nome latino 'Introchia', per cui sarebbe rimasto nel dialetto l'espressione "figlio 'e 'Ntrocchia" per indicare persona scaltra ed intraprendente.
I due villaggi continuarono ad ospitare i nobili del per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |