Ovodda (Ovòdda o Odda in sardo) è un comune italiano di 1 620 abitanti della provincia di Nuoro in Sardegna.
Geografia fisica
Territorio
Situata nella parte centrale della provincia, ai piedi del monte Orohòle, la parte più alta si chiama Concossu, della catena del Gennargentu, confina con i comuni di Gavoi, Fonni, Desulo, Tiana, Teti e Ollolai.
Fa parte della Barbagia di Ollolai e del Bacino Imbrifero Montano (BIM) del Taloro. Già inserita nell'ambito territoriale della Comunità montana “Barbagia Mandrolisaiâ€, fa ora parte dell'Unione dei comuni della Barbagia. Attraversata dai fiumi Tino e Taloro, che confluiscono nel lago artificiale del Cucchinadorza, la cui diga venne terminata nell'anno 1960. A monte del lago è presente l'ex "Villaggio Enel Taloro" abitato fino agli anni '90, e la più grande centrale idroelettrica sarda, costruita in galleria sotterranea negli anni '70, collegata col sovrastante lago di Gùsana tramite una stazione di pompaggio e una condotta che attraversa in galleria il monte Pitzùri.
Storia
Il toponimo (derivato dagli originari "Ofòlla" e "Ovòlla") è di origine oscura, verosimilmente legato alla serie dei nomi locali protosardi. I resti di età nuragica rinvenuti sul suo territorio dimostrano come tutta la zona fosse già popolata in epoca preistorica.
Nell'XI secolo fu aggregata alla curatoria della Barbagia di Ollolai, nel giudicato di Arborea. Il primo nucleo abitato, chiamato Olèri, era situato presso l'attuale chiesa rurale di San Pietro. Intorno al XIV secolo gli abitanti lasciarono il villaggio di Olèri, colpito dalla peste, e si trasferivano nella zona di Bidùni, primo nucleo dell'attuale centro abitato di Ovodda. Successivamente fu concessa in feudo ai Mandas, sotto la cui giurisdizione restò fino al 1839, anno dell'abolizione del sistema feudale e del suo risca per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |