Pavarolo (Pavareul in piemontese) è un comune italiano di 1.005 abitanti della Città metropolitana di Torino, in Piemonte. Il comune è situato sul versante sud delle colline del Po, al di sopra di un complesso di rocce sedimentarie risalenti al periodo terziario, dai 55 ai 5 milioni di anni fa. Il territorio del comune è prevalentemente agricolo ed è attraversato dai torrenti Bossola, Boie e Morto, in secca per diversi mesi all'anno.
Il toponimo viene indicato in diversi modi: Pavairolus, Pavairolius, Pavarolius; secondo l'opinione di alcuni studiosi deriva dalla voce dialettale paver, ovvero giunco, il cui uso non è però documentato in Piemonte.
Storia
La prima menzione del luogo, del suo castello e della Cappella di San Secondo risale a un diploma imperiale del 1047 di Enrico III. In esso l'imperatore confermava ai canonici torinesi di San Salvatore molti dei possedimenti situati in terra chierese.
La località venne assegnata nel 1164 da Federico Barbarossa ai Marchesi del Monferrato e di fatto dipese sempre dal comune di Chieri che, nel 1235, riconobbe "cittadini e confederati" i suoi signori. Pavarolo seguì le sorti del suo alleato più potente quando Chieri si sottomise ai Savoia nel 1347. Verso la fine del XIV secolo, durante il conflitto che vide contrapposti i Savoia e i Monferrato, fu assediata e conquistata dalle milizie di Facino Cane al servizio dei Marchesi del Monferrato e solo nel maggio del 1400 fu liberata dai chieresi.
Dalla successiva e definitiva pace, siglata nel 1411, gli eventi esterni la sfiorarono marginalmente. Durante la guerra di successione spagnola fu conquistata dai francesi, ma solo per breve tempo, con Bardassano e Sciolze
I monumenti
Il castello domina la collina di Pavarolo ed è una costruzione imponente risalente al XIV secolo, modificata nel corso dei secoli da fortificazione ad per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |