Caluso (Caluso in piemontese, pronuncia IPA [ka'lyzʊ]) è un comune italiano di 7 469 abitanti del Canavese, della Città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Caluso possiede cinque rioni, Pescarolo, Rua, Rosario, Riva e Freta, quattro frazioni, Rodallo, Arè, Vallo e Carolina, e tre cascinali maggiori, Molliette, Borgata Cascina Nuova e La Tavalina.
La particolare posizione geografica, sul versante meridionale esterno della morena che chiude l'Anfiteatro morenico di Ivrea, unitamente al particolare clima della zona, favorisce la coltura e la produzione di vini quali l'Erbaluce di Caluso e il Caluso Passito; per queste ragioni la cittadina è sede dell'Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino e dell'Istituto professionale di Stato per l'Agricoltura e l'Ambiente "Carlo Ubertini".
In passato Caluso ha ospitato sedi e siti produttivi di importanti industrie multinazionali come General Electric, Olivetti, Honeywell, Bull.
Storia
Caluso fu probabilmente già abitata dalle popolazioni celtiche dei Salassi, in età preromana. I romani ne fecero una cittadella fortificata cinta, un Oppidum Clausum, ossia "città forte-chiusa", da qui probabilmente il nome Caluso. La sua importanza strategica era presumibilmente dovuta alla posizione di controllo della strada per Eporedia (l'attuale Ivrea).
La battaglia di Caluso
Il cronista trecentesco Pietro Azario, nel suo De Bello Canepiciano, narra delle guerre che allora si combatterono per il dominio del Canavese, nelle quali Caluso ebbe un'importanza determinante. Conteso fra guelfi e ghibellini, i primi rappresentati dai Conti di San Martino ed i secondi da quelli di Biandrate, appoggiati dai Marchesi del Monferrato, Caluso venne occupata dai primi. Tutta per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |