Leini, già Leinì (così anche in piemontese, Leiny in francese) e - prima del fascismo - Leynì, è un comune italiano di 16.306 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.
Da Leynì a Leini
Un Regio Decreto del 1939, emanato su proposta del governo Mussolini, abolisce la "y" e l'accento della "i" finale nel toponimo Leynì, così come modifica altre centinaia di toponimi nel nome della italianizzazione dei termini.
Finita la seconda guerra mondiale, cade il fascismo e gli abitanti di Leinì ricominciano a scrivere il paese alla vecchia maniera: Leynì, ma poi la tendenza popolare toglierà la "y" trasformandola in "i" e mantenendo l'accento finale.
Nel 1997 il Consiglio Comunale di Leinì chiede alla regione Piemonte di cambiare il nome in Leynì, con la "y" e con l'accento finale.
Nel 2000 il presidente della Repubblica Ciampi, con Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, articolo 6, ordina a tutti i comuni di dotarsi dello Statuto. Subito il consiglio comunale approva lo Statuto Comunale: il nome definitivo diventa così Leinì, senza y ma con l'accento finale.
A febbraio 2009 il Ministero dell'interno stabilisce che il nome di Leinì è quello che ha stabilito la Monarchia con il Regio decreto del 1939, cioè senza la "y" e senza l'accento finale trasformandolo in Leini. Il 13 marzo un Consiglio Comunale prende atto della modifica apportata dal Ministero dell'Interno. Il sindaco, Ivano Coral, rilascia anche una dichiarazione in cui bolla un eventuale referendum per la scelta del nome come "un inutile spreco di carta".
Geografia fisica
Leini si trova alle porte di Torino, ed è considerata la "porta del Canavese".
Da Leini parte infatti la SP13 di Front Canavese che termina a Cuorgnè con Via Torino, città al dell'Alto Canavese.
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