Gravellona Lomellina (Gravalùna in dialetto locale) è un comune italiano di 2 707 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina nordorientale alle porte di Vigevano, nella pianura alla destra del Terdoppio.
Storia
Ritrovamenti archeologici fanno risalire i primi insediamenti nella zona alla tarda età del bronzo, contemporanea della cultura di Golasecca(ovvero pre-celtica). Il toponimo potrebbe risalire agli etruschi, per via del suffisso "ona", o per il prefisso "grava" (ghiaiosa), inteso nel senso di greto alluvionale. Sono presenti anche tracce di insediamenti abitativi risalenti all'VII secolo, ovvero all'epoca dei Celti, nell'età del ferro. Ben visibile anche nella toponomastica è invece la presenza romana, testimoniata, tra l'altro, dalla scoperta di due sarcofagi e di un ponte. Secondo la tradizione locale, il cartaginese Annibale avrebbe sostato prima dello scontro vittorioso contro Scipione, padre di Publio Cornelio Scipione Africano nella famosa battaglia sul fiume Ticino in un accampamento tra Gravellona, Cassolnovo e Piccolini, (odierna frazione di Vigevano). Numerose monete, risalenti perlopiù all'epoca imperiale (intorno al 20 a.C.), testimoniano la presenza di un insediamento stabile già nella prima età imperiale.
Dipendeva durante l'alto medioevo dal vescovo di Novara, che lo infeudò a Ingone, il quale deteneva di fatto potere esecutivo. Risale a quest'epoca un edificio fortificato (il castello), dotato anche di una basilica, risalente al secolo X. Esso fu distrutto non più tardi del 1361, e di esso rimane solo il nome del rione. Ignota la mano che lo distrusse: furono le truppe di Berengario oppure quelle di Gian Galeazzo Visconti, quando mosse contro Vespolate.
Nel 1152 il re Federico I detto Barbarossa confermò il possesso del feudo a Manfredo - Cavalcasella - della famiglia Barbavara.
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