Cassolnovo (Cassolo in dialetto cassolese, e Cassö nel dialetto lomellino) è un comune italiano di 6.996 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina nordorientale, a breve distanza dal Ticino. È il comune più settentrionale della provincia e confina con le province di Novara e Milano.
Storia
L'attuale comune di Cassolnovo ebbe origine, all'inizio del XIX secolo, dall'unione dei comuni di Cassolnuovo, Villanova e Cassolvecchio. Quest'ultimo, l'attuale Villareale, corrisponde all'originario centro di Cassolo. Nell'alto medioevo fece parte del comitato di "Bulgaria" e poi appartenne al vescovo di Novara, seguendo le sorti di Vigevano. Nel 1164 l'imperatore Federico I lo pose sotto la giurisdizione di Pavia. Nel 1360 circa, frattanto, era sorto il nuovo centro di Cassolo Nuovo, cosicché Cassolo cominciò a essere chiamato Cassolvecchio. Entrambi i centri fecero parte del Marchesato di Vigevano, assegnato a Gian Giacomo Trivulzio nel 1499, e passato nel 1515 al cardinale Matteo Schiner, i cui nipoti li venderanno ai Gadio da cui saranno ceduti nel 1572 alla camera ducale. In tal modo i due centri, come Vigevano d'altra parte, non saranno più infeudati per lungo tempo.
Nel 1532 il territorio di Cassolnovo, Cassolvecchio e Villanova, che nel frattempo era stato incluso nella provincia del Contado di Novara, entrò a far parte della nuova provincia del Contado di Vigevano, o Vigevanasco. Nel 1743 esso fu unito ai domini di Casa Savoia, cui già dal 1707 apparteneva la Lomellina. Poco prima della fine del feudalesimo Cassolnovo con Cassolvecchio e Villanova fu infeudato come Contea ai Gonzaga del ramo di Vescovato. Nel 1818 con Vigevano fu unito alla provincia della Lomellina, e nel 1859 alla provincia di Pavia.
SocietÃ
Evoluzione demografica
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