Villa Literno (fino al 1927 Vico di Pantano) è un comune italiano di 12 048 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
È parte della cosiddetta pianura campana. Storicamente, sino al 1860 è stata parte del Regno di Napoli, in seguito Regno delle Due Sicilie, all'interno della provincia di Terra di Lavoro, nel distretto di Caserta e nel circondario di Trentola.
Storia
L'età romana
In epoca romana e fino alla conquista normanna la denominazione della attuale località era Vicus Feniculensis con riferimento alle prime colture della zona adette alla produzione del fieno. La strada via Feniculenze ne perpetua il nome in ricordo.
Vicus Feniculensis fu eretta a diocesi in epoca costantiniana (IV sec. d.c.). Con Cuma e Atella, Vicus Feniculensis fu infatti una delle tre sedi episcopali che nel 1053 vennero incorporate nella diocesi di Aversa. Il nome originario dell'odierna Villa Literno fu, dunque, quello di Vico Feniculenze.
Medioevo ed età moderna
Nel corso della dominazione normanna, tra i piccoli feudi, in cui vennero smembrate le diocesi di Capua e di Aversa, si trova notizia di San Sossio del Pantano, oggi zona periferica del Comune, e di Vico di Pantano con chiaro riferimento alla zona acquitrinosa che circondava il paese. Dopo la dominazione normanna, Vico di Pantano passò agli Svevi fino al 1266. Del periodo si sa soltanto che il possesso del territorio era della Famiglia De Apolita e che ad esso risale la costruzione del Castello del re Carlo I d'Angiò, come riserva di caccia.
Ai primi del Trecento Vico di Pantano risulta posseduta da Michele de Cantono, di Messina, padrone del Castello di Pantano, consigliere e familiare della regina Sancia e di Roberto D'Angiò dal quale aveva ricevuto i territori di Vico di Pantano e di Gaudo. All'epoca Vico di Pantano comprendeva le Chiese di San Tammaro, di S.Maria di Villa Vici, di per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |