Capua è un comune italiano di 18 573 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
Storia
Nell'anno 841, nel corso di una lotta per la successione al ducato di Benevento, il principe Radelchi I assoldò una banda di Saraceni, comandata dal berbero Halfun, contro Landolfo, Conte di Caserta: i mercenari al soldo di Radelchi saccheggiarono e distrussero l'antica Capua (l'odierna Santa Maria Capua Vetere), così da costringere la popolazione alla fuga. Dopo la distruzione, la popolazione fuoriusciva dalla città in rovina e si rifugiava dapprima a Sicopoli (villaggio ai piedi del Monte Triflisco) per poi collocarsi, dopo pochi anni (nell'856), su un'ansa del fiume Volturno, sul luogo dove aveva sede il porto fluviale romano di Casilinum. Veniva così costituita la "Nuova Capua" corrispondente oggi al comune della provincia di Caserta denominato appunto Capua.
Durante il X secolo, la nuova Capua, divenne la capitale del Principato di Capua, uno stato autonomo esteso su tutta la Terra di Lavoro fino al fiume Garigliano. Capua estese il suo controllo sulle cittadine e sui borghi limitrofi di Caserta, Teano, Sessa, Venafro e Carinola; potenziandosi ulteriormente, arrivò a controllare i territori del Ducato di Napoli, di Montecassino, sede della celebre Abbazia, e di Gaeta, che all'epoca era forse il porto più importante sul versante tirrenico del centro Italia. Verso la fine del medesimo secolo, Capua raggiunse il suo apogeo: il Principe Pandolfo I Testadiferro (961 - 981) riunificò i domini dell'Italia longobarda meridionale, inoltre venendo in aiuto di Papa Giovanni XIII, esule da Roma tra il 965 ed il 966, ottenne l'elevazione di Capua a Metropolia.
Nell'anno 1059 il conte normanno di Aversa Riccardo I Quarrel conquistò il potente per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |