Guasila (Guasiba o Guasìlla in sardo) è un comune italiano di 2.690 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nella Trexenta, antica regione cerealicola della Sardegna dove Guasila è ancora oggi una piccola capitale del grano duro sardo.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La chiesa di Santa Maria Assunta è uno dei più importanti monumenti di Guasila, progettata dall'architetto cagliaritano Gaetano Cima ed eretta fra il 1842 e il 1852. I lavori vennero affidati all'impresario Cosimo Crobu. Di stile squisitamente neoclassico, la parrocchiale presenta una pianta ottagonale ed è sormontata da una cupola di notevoli dimensioni. Il campanile invece, di 35 metri di altezza, risale al diciassettesimo secolo, ed affiancava anche la preesistente parrocchiale anch'essa intitolata a santa Maria e attestata in un documento ascrivibile al 1340-50. Con bolla del 16 maggio 2002, in occasione del 150º anniversario di consacrazione della chiesa, l'arcivescovo di Cagliari Ottorino Pietro Alberti decise di erigerla in santuario diocesano.
La chiesa di Nostra Signora d'Itria, unica chiesa rurale presente nel territorio di Guasila, è situata nella zona di Bangiu a circa tre chilometri dal paese, nel medioevo pertinente al villaggio scomparso di Bangiu de Aliri [1]. Venne eretta nel XIII secolo, durante la dominazione pisana, in stile romanico. L'edificio è stato nel tempo pesantemente modificato, con l'aggiunta di un loggiato che poggia sul portale d'ingresso. Il lunedì pomeriggio che segue la Pentecoste viene accompagnato in questa chiesa il simulacro della Vergine d'Itria, muovendo dalla parrocchiale, dove viene poi riportato il martedì successivo.
La chiesa di Santa Lucia, eretta nel XVI secolo, piccola e semplice chiesa nelle vicinanze del santuario della Beata Vergine Assunta. Venne restaurata nel 1841, quand per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |