Varzi (Vörs in dialetto varzese) è un comune italiano di 3.383 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nell'Oltrepò Pavese, in una conca al centro della valle Staffora, alla destra del torrente omonimo, sulla ex Strada statale 461 del Passo del Penice.
Storia
Di probabile origine ligure (il nome contiene la radice var che -cfr. i fiumi Var e Vara - dovrebbe significare fiume), Varzi è noto dal 993, quando era possesso dell'abbazia di San Colombano di Bobbio; in quell'epoca non era che una dipendenza della curtis di Ranzi, attualmente una piccola località nel territorio comunale. Presso Varzi sorgeva l'antica pieve di San Germano, della diocesi di Tortona, da cui dipendevano molti paesi della valle. Come il resto della vallata, cadde sotto il potere dei Malaspina, che ne ebbero regolare investitura nel 1164. Il diploma imperiale non cita ancora Varzi, ma i castelli circostanti. Probabilmente il paese cominciava a svilupparsi grazie ai traffici dei mercanti che, percorrendo la via del sale, dalla pianura risalivano la valle per raggiungere la costa ligure attraverso i passi del Pénice, Brallo e Giovà . La fortuna di Varzi iniziò nel XIII secolo: le successive divisioni ereditarie tra i Malaspina determinarono nel 1221 la separazione tra i Malaspina dello Spino Secco (in Val Trebbia) e dello Spino Fiorito (in Valle Staffora); questi ultimi si divisero nel 1275 tra altre tre linee; il marchese Azzolino, capostipite della linea di Varzi, vi prese dimora, vi fece costruire il castello e fortificò il borgo, facendone il capoluogo di una vasta signoria. Essa comprendeva, oltre che gran parte del comune di Varzi attuale (tranne le frazioni Cella, Nivione e Sagliano che appartenevano al marchesato di Godiasco), il comune di Menconico e parte di quelli di Sa per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |