Broni (Bròn in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 9.277 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova ai piedi delle colline, nell'Oltrepò Pavese, sulla ex statale Padana Inferiore, presso lo sbocco in pianura della valle Scuropasso, e all'inizio della sua infrastruttura.
Storia
Sul sito dell'odierna Broni si trovava probabilmente la località romana citata in due itineraria come Comillomagus, o Cameliomagus, trascrizioni trascurate di un probabile originario Camillomagus; anche se è da taluni identificata con Redavalle, luogo di notevoli ritrovamenti d'epoca romana, le distanze indicate dai suddetti itineraria maggiormente si confanno a Broni.
Potrebbe non esserci continuità tra Camillomagus e Broni, che sorse nell'alto medioevo. Anche se la prima citazione (da un placito piacentino dell'859 in cui intervenne un certo Teopertus de Breonis) non sembra proprio potersi riferire a Broni, e anche se la supposta appartenenza al comitato dell'Aucia appare inverosimile (trovandosi questo tra Piacenza e Parma), è indubbio che Broni appaia attorno al 1000 come un luogo di una certa importanza, dotato di una vasta pieve appartenente alla diocesi di Piacenza, e sede nel 1047 di un placito presieduto dal giudice imperiale Rainaldo. Nel 1164 è citato nel diploma con cui l'imperatore Federico I poneva l'Oltrepò sotto la giurisdizione pavese. Fu quindi sede di una podesteria o squadra, che si estendeva su molti dei paesi circostanti, nucleo del futuro feudo. Con Pavia tenne la parte ghibellina, cosicché la lega delle città guelfe la diede alle fiamme nel 1216. Un'altra distruzione avvenne nel 1372, a opera di Giovanni Acuto.
Nel 1249 giunse a Broni, diretto a Santiago de Compostela, il giovane principe san Contardo d'Este; ammalatosi gravemente, morì a Bro per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |