Cilavegna (Silavégna in dialetto vigevanasco, anticamente Siravegna) è un comune italiano di 5.551 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia.
Geografia fisica
Il territorio di Cilavegna si presenta prevalentemente pianeggiante, contraddistinta da un'unica grande area boschiva (il "Bosco Oliva") che oggi è tutelato dall'amministrazione comunale che ne conserva la proprietà ma che l'ha concesso in affidamento ad un'associazione di appassionati locali con la finalità di un progetto per la ricostruzione di un bosco composto da specie autoctone.
Storia
Appare nel X secolo come Cilavinnis; apparteneva allora al vescovo di Pavia, cui il re Berengario I concesse nel 911 il privilegio di costruirvi un castello. Nel 1164 venne assoggettata politicamente al comune di Pavia da Federico I. Nel 1250 appare come Cellavegna nell'elenco delle terre pavesi. Nel secolo successivo venne in potere dei Beccaria di Pavia, e nel 1412 entrò a far parte di uno sparso gruppo di paesi assegnato a Castellino Beccaria (conte di Voghera), ma ben presto confiscata. Seguono brevi infeudazioni ai Castelbarco e ai Maletti (1466), e nel 1483 a Vercellino Visconti, legato ai Beccaria per parte della moglie (sorella del conte di Gambolò). Il feudo subì confische e reintegrazioni durante le guerre d'Italia; comunque dopo il 1525 la signoria di Cilavegna pare appartenesse agli Antellani, che si estinsero nel 1615. Cilavegna fu acquistata nel 1636 dai Taverna, conti di Landriano, ed a loro rimase fino all'abolizione del feudalesimo (1797).
Nel 1532 Cilavegna era stata staccata dal Principato di Pavia (cui apparteneva la Lomellina) e unita coi paesi vicini al nuovo Contado di Vigevano o Vigevanasco. Esso passò dal Ducato di Milano al Piemonte sabaudo nel 1743 (la Lomellina già nel 1707). Nel 1818 il Vigevanasco fu riunito alla Lomel per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |