Sarno è un comune italiano di 31 497 abitanti della provincia di Salerno in Campania.
Il 5 maggio 1998 il comune fu colpito, insieme con i vicini centri di Quindici, Bracigliano e Siano, da un gravissimo fenomeno franoso, composto da colate rapide di fango, che interessò la metà del territorio comunale.
L'evento provocò la distruzione di molte abitazioni e la morte di 137 persone nella sola Sarno.
Storia
Il territorio di Sarno fu abitato a partire dall'epoca neolitica e fu sede probabilmente di diversi insediamenti indigeni (Osci e Sanniti) a partire dal IX secolo a.C. e che perdurò in epoca romana fino all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Nell'VIII secolo il primo nucleo dell'attuale città di Sarno sorse ai piedi del castello fondato dal duca longobardo di Benevento. Nel 970 il precedente gastaldato fu eretto a contea e, tra X e XI secolo divenne sede vescovile.
Sarno seguì le sorti del Regno di Napoli, passato dai Normanni agli Hohenstaufen, sotto i quali il feudo fu in possesso della famiglia d'Aquino.
Durante il dominio angioino la contea fece parte dei domini della corona e alla fine del XIV secolo fu affidata ai Brunnfort. Agli inizi del secolo successivo passò agli Orsini di Nola e ai d'Alagno/a di cui Nicola I fu insignito della contea, alla fine del secolo a Francesco Coppola, che prese parte alla congiura dei baroni. Nel XVI secolo fu in possesso dei Tuttavilla, passando poi ai Colonna, ai Barberini. Questi ultimi conti feudatari vendettero il loro feudo nel 1690 al principe Giuseppe II de' Medici di Ottaviano e quindi il territorio sarnese entrò nell'orbita di quella città e di quella casata medicea, sotto cui divenne ducato, fino all'abolizione del feudalesimo nel 1810.
Dal 1806 al 1860 è stato capoluogo dell'omonimo circondario appartenente al Distretto di Sa per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |