Rota Greca è un comune di 1.124 abitanti della provincia di Cosenza.
Storia
Rota Greca ha origini risalenti al XV secolo quando diversi nuclei di famiglie albanesi di rito greco-bizantino (grecis et albanensibus) che si opposero alle incursioni dell'esercito ottomano nella loro terra natìa e ispirati dal celebre condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg, diedero vita a numerosi insediamenti in molte zone dell'Italia meridionale e della Sicilia. "Santa Maria della Rota" con "Mangalavita" formavano il nucleo originario della comunità .
La prima testimonianza documentata della presenza albanese a Rota risale all'8 marzo 1507 quando Nicola Macza, albanese del casale di Santa Maria della Rota, ebbe patente di familiarità e il permesso di girare armato per i feudi di Bisignano, da parte del principe Berardino Sanseverino.
Il rito religioso in uso fino alla seconda metà del Seicento a Rota fu il greco-bizantino (come nella maggior parte delle comunità di origine arbereshe), ma durante il pontificato di Papa Urbano VIII e precisamente il 14 dicembre del 1634 nel Regesto Vaticano è contenuto un decreto della Propaganda Fide con la quale si dà licenza sia a Rota che ad altre comunità limitrofe di passare al rito latino. L'etnonimo "greca" al comune è stato aggiunto con l'Unità d'Italia, precisamente nel 1863 (Regio Decreto N. 1218 del 26/03/1863), per richiamare l'uso religioso tipico.
Monumenti e luoghi d'interesse
L'impianto architettonico di Rota Greca è strutturato a forma della "Gijtonia" (vicinato, nucleo di case affiancate) articolata in percorsi circolari e si nota particolarmente nel rione chiamato "Babilonia". Altri rioni sono: Casale, Migliani e Magnocavallo.
Nel rione Casale è situato il Palazzo Ducale, che ha circa 50 stanze ed un giardino interno, ora di proprietà della famiglia Ricci, un tempo dimora per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |