Pianiga è un comune italiano di 12 334 abitanti della città metropolitana di Venezia in Veneto.
Geografia fisica
Territorio
Il territorio di Pianiga è inserito nel graticolato romano. Oltre al capoluogo (3.000 abitanti), comprende le frazioni di Cazzago (4.300 ab.), Mellaredo (2.627 ab.) e Rivale (1.185 ab.).
Storia
Pur essendo probabile la frequentazione del territorio in epoca preistorica, i primi insediamenti stabili nell'odierna Pianiga dovrebbero collocarsi al tempo dei Romani, che assoggettarono il territorio tra il III e il II secolo a.C. Sono ancora evidentissimi i segni della centuriazione (il cosiddetto graticolato romano) e lo stesso toponimo dovrebbe derivare da quello di un proprietario terriero, tale Pellius o Oppilius
Pianiga comincia a comparire nei documenti a partire dall'alto medioevo, quando divenne possedimento di enti ecclesiastici. Nella zona si estendevano fondi dell'abbazia di Sant'Ilario di Gambarare, del monastero di San Cipriano di Murano e dei monasteri padovani di Santo Stefano, della Misericordia e di Santa Maria Mater Domini. Ebbe numerosi terreni anche la chiesa di San Martino, attuale parrocchiale, di cui si hanno notizie a partire dalla metà del XII secolo.
Dal punto di vista politico, Pianiga faceva parte del comune di Padova. Ne seguì le sorti quando, nel 1405, passò nell'orbita della Repubblica di Venezia che la inquadrò nel vicariato di Mirano, a sua volta parte del territorio Padovano. A partire dal Cinquecento si ebbe un'evoluzione dell'economia, con il miglioramento delle tecniche di coltivazione, l'introduzione di nuove produzioni (come la tessitura della lana e la bachicoltura) e la realizzazione di opere di bonifica. Questi eventi destarono l'interesse degli aristocratici veneziani e padovani, che sostituirono gradualmente gli enti ecclesiastici per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |