Calatafimi Segesta è un comune italiano di 6 593 abitanti della provincia di Trapani in Sicilia.
Situato fra le colline dell'agro segestano, il paese, più conosciuto con l'originario nome di Calatafimi, ha assunto la denominazione attuale soltanto nel 1997 grazie a una legge regionale presentata dall'allora sindaco e presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana Nicola Cristaldi, in quanto nel suo territorio è ricompreso il sito archeologico di Segesta.
Storia
Questo piccolo paese è al centro di un territorio che fu toccato dapprima dal mito, che narra come Eracle, attraversandolo, durante una delle sue fatiche, si sia ristorato presso le Terme Segestane. Il mito poi si fuse con la storia e in questo stesso territorio il troiano Enea, diretto verso il Lazio (dove i suoi discendenti avrebbero eretto Roma), avrebbe fondato la città di Acesta.
Il periodo Elimo
Calatafimi Segesta resta il centro abitato odierno più vicino, sia dal punto di vista geografico, che da quello etno-antropologico, all'antica civiltà degli Elimi, che popolarono Segesta. Calatafimi Segesta è infatti l'unico sopravvissuto dei tre insediamenti, che recentemente sono stati definiti le tre "Segeste medievali". Questi tre centri sorsero sul territorio di Segesta dopo il suo dissolvimento, ed in essi, nel Medioevo, si stabilì la popolazione che abitavo il territorio segestano. Queste tre Segeste medievali furono:
Calathamet, nei pressi delle attuali Terme Segestane;
Calatabarbaro, sull'acropoli nord di Segesta, in cima al monte Barbaro;
Calatafimi.
L'unica sopravvissuta delle tre fu proprio Calatafimi, mentre delle altre due non rimangono che i resti archeologici conservati, come quelli di Segesta, nel territorio di Calatafimi Segesta.
Nel medioevo
Nell'antichità Calatafimi sorgeva alle pendici di una collina per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |