Gibellina (Ibbiddina in siciliano) è un comune italiano di 4 028 abitanti della provincia di Trapani in Sicilia.
Il centro abitato attuale, noto anche come Gibellina Nuova, è sorto dopo il terremoto del Belice del 1968 in un sito che in linea d'aria dista circa 11 km dal precedente. Il vecchio centro, distrutto dal sisma, è stato abbandonato ed è oggi noto come Gibellina Vecchia.
Storia
Le origini
Il nome si suppone derivi dall'arabo Gebel (Montagna, Altura) e Zghir (Piccola); il nome completo significa, pertanto, "piccola montagna", "piccola altura".
Secondo alcuni storici fondata dagli Arabi nell'Alto medioevo, il centro medioevale si formò nel secolo XIV intorno al castello edificato da Manfredi Chiaromonte.
L'era Corrao e la ricostruzione
Dopo il terremoto del 1968 e le devastazioni, fu lentamente avviata la ricostruzione del paese. Tuttavia, invece di riedificare nelle vicinanze dell'antica Gibellina, essa fu ripresa una ventina di chilometri più a valle. La scelta del sito avrebbe potuto seguire la logica della vicinanza alla costruenda autostrada sino a Mazara del Vallo, se non fosse che il terreno di nuova edificabilità era dei cugini Ignazio e Nino Salvo, boss della mafia.
Gibellina nuova sorse quindi sul territorio del comune di Salemi, in contrada Salinella, a seguito di una votazione del consiglio comunale.
Per la ricostruzione della cittadina l'ex sindaco della città Ludovico Corrao ebbe l'illuminata idea di "umanizzare" il territorio chiamando a Gibellina diversi artisti di fama mondiale come Pietro Consagra e Alberto Burri; quest'ultimo si rifiutò di inserire una sua opera nel nuovo contesto urbano che si stava costruendo e realizzò un "Grande Cretto" nella vecchia Gibellina, a memoria del sisma che la distrusse. All'a per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |