Santa Caterina Villarmosa (Catrina in gallo-italico e Santa Catarina in siciliano) è un comune italiano di 5 485 abitanti della provincia di Caltanissetta in Sicilia.
Geografia fisica
Il territorio di Santa Caterina Villarmosa è prevalentemente collinare. Essa sorge su una collina, a nord di Caltanissetta, a 606 metri sul livello del mare. È uno dei comuni più a nord della provincia, a ovest del fiume Salso. Nella zona "Scaleri" sorge la Riserva naturale orientata geologica di Contrada Scaleri, con la presenza di "microforme carsiche", rocce gessose variamente incise, di grande interesse scientifico.
Dista 19Â km da Caltanissetta, 38Â km da Enna, 91Â km da Agrigento, 160Â km da Ragusa.
È da molti considerato il paese esattamente al centro della Sicilia.
Storia
Santa Caterina nasce dalla baronia di Risichilla o Risicalla, feudo dei Chiaromonte (che vi costruiscono la fattoria-castello di Rasicudia), poi dei Platamone di Catania, e infine dei Grimaldi di Enna (1564). Pier Andrea Grimaldi ottiene nel 1572 una prima licentia populandi che diventa definitiva il 28 gennaio 1604 su istanza del figlio Giulio Grimaldi. Il feudo che assunse il nome di Santa Caterina con il passaggio ai Grimaldi, questi nel 1625 ne ottengono il titolo di principi. Nel 1661 la baronia passa ai Cottone, principi di Castelnuovo, i quali per specificare il nuovo titolo principesco aggiungono il nome di Villarmosa (da villa hermosa cioè "villaggio bello").Il più illustre dei Cottone di Villarmosa e Castelnuovo fu Carlo, protagonista nella vicenda della Costituzione siciliana del 1812.
La popolazione comincia a essere annotata nei registri parrocchiali dal 1606, e nel primo censimento del 1614 risultano risiedere nel paese 600 persone in 145 famiglie. Nel 1717 si inizia la costruzione della nuova Madrice, e nel 1752 il vescovo di Agrigento costituisce la chiesa loca per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |