Bortigiadas (Bultigghjata in gallurese /bulti'ÉŸËata/, Bortigiadas in sardo) è un comune di 760 abitanti della provincia di Sassari, situato nella subregione storica della Gallura.
Storia
Le prime tracce documentate sul centro abitato risalgono al XIV secolo col nome di "Orticlada" e apparteneva alla diocesi di Civita (oggi Olbia). Altri documenti citano il toponimo come "Gortiglaca" (documento custoditi presso l'archivio della Corona d'Aragona a Barcellona) o "Bortiglassa". Vi transitava probabilmente l'antica strada romana che collegava Olbia a Tibula (presso Castelsardo) passando per Tempio.
In epoca medievale appartenne al giudicato di Gallura e fece parte della curatoria di Gemini. Alla caduta del giudicato (1296) passa sotto il dominio pisano, e dal 1326 sotto il dominio aragonese, presso il quale divenne un feudo assegnato ai marchesi Fadriguez Fernandez, ai quali rimase fino al 1839, quando fu loro riscattato con l'abolizione del sistema feudale.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
chiesa di San Nicola
chiesa di Santa Croce
chiesa del Carmelo
chiesa di San Pancrazio
chiesa della Santissima Trinita
chiesa di Santa Lucia
chiesa di San Lussorio
chiesa della Santissima Trinità , nella frazione di Tisiennari
SocietÃ
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Lingue e dialetti
A Bortigiadas si parla esclusivamente il gallurese ma storicamente e fino alla metà del Novecento veniva prevalentemente utilizzato il sardo nella variante logudorese, di cui costituiva una penisola linguistica nella regione storica della Gallura.
Economia
Bortigiadas vive prevalentemente di agricoltura e turismo. Ricade nella zona di produzione dei vini previsti nel disciplinare Vermentino di Gallura DOCG. Vi si trova anche il Museo mineralo per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |