La sabbia, detta anche rena, è una roccia sedimentaria clastica sciolta, proveniente dall'erosione di altre rocce tra le quali l'arenaria (roccia sedimentaria). La sabbia è formata da granelli di dimensioni comprese tra i 2 e gli 0,063 millimetri. La sabbia è il classico esempio di materiale granulare: ogni singola particella che la compone è chiamata "granello di sabbia".
Quando si deposita la sabbia dà luogo a tipiche forme, quali la duna, se trasportata dal vento o la barra se trasportata dalla corrente marina e la spiaggia se l'agente di trasporto è il moto ondoso.
Natura e composizione della sabbia
In sedimentologia e in geologia il termine sabbia viene usato per indicare una precisa classe granulometrica e pertanto può essere usato come termine per definire una dimensione. Particelle più piccole della sabbia rientrano nella categoria del limo o dell'argilla, mentre particelle più grandi sono definite ciottoli o blocchi. I limiti dimensionali della sabbia sono definiti in funzione di proprietà idrodinamiche dei clasti e della natura dell'agente di trasporto che comunemente è l'acqua ma corrispondono grossomodo anche alle dimensioni nelle quali si frantumano i minerali che compongono una roccia se sottoposti a processi di alterazione meccanica.
La sabbia può formarsi attraverso tre principali meccanismi:
per erosione di rocce preesistenti, di qualunque natura;
Per precipitazione chimica da acque sovrasature in ioni (ipersaline);
Per accumulo di scheletri e gusci di organismi, come ad esempio le conchiglie.Nel primo caso la composizione di una sabbia dipende dalle rocce che l'hanno generata ed è quindi strettamente legata al bacino idrografico di provenienza. In mari non tropicali la composizione della sabbia rispecchierà quella delle rocce nelle aree montuose circostanti. I minerali più comuni sono: quarzo e feldspati in sabbie chiare, magnetite, per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |