Sizzano (Sceun in piemontese) è un comune italiano di 1.458 abitanti della provincia di Novara.
Storia
Sizzano è un paese molto antico. Nei vecchi documenti è citato con diversi nomi: Sitianum, Siccianum (Azario), Sicianium, Sectianum (Bescapé, Cerutti). Sizzano era già un paese “ragguardevolissimo†al tempo dei romani e, ancora di più, dopo l'introduzione del cristianesimo, quando viene definito “cospicuo†(Rolandi). In particolare, il reperto più antico che documenta l'esistenza di Sizzano è una lapide, trovata nel 1667 durante i lavori di costruzione della chiesa parrocchiale e poi murata all'interno della facciata. Reca da un lato una iscrizione romana che ricorda che tale Tito Tullio Maggiore aveva provveduto a restaurare un bagno (terme?) già esistente. Dall'altro lato della stessa lapide fu scolpita, in epoca successiva, quando si era già diffusa nella zona la religione cristiana, una scritta per segnalare il luogo di sepoltura di una nobile bambina vissuta solo un anno, dieci mesi e ventitré giorni.
Durante l'Alto Medioevo, S. Adalgisio di Novara, che fu il 32º vescovo di Novara, nell'840 assegnò alla Chiesa Cattedrale di Novara, la decima di Sizzano (Bescapè). Vale la pena ricordare che questa decima, pagata con una fornitura di vino alla Curia, è giunta fino ai nostri giorni essendo stata abolita solamente nel 1974 con decreto del vescovo Aldo Del Monte e per interessamento dell'allora sindaco Cav. Severino Pizzetti.
Nell'anno 969 è documentato che il conte Riccardo di Vallesesia, Signore dell'Ossola, dell'Isola di San Giulio e di Novara, possedeva beni a Sizzano (Cerutti). Di poco posteriore è un istrumento del 1º settembre dell'anno 1000, in cui Pietro III, vescovo di Novara, permuta con un certo Domenico alcuni beni della “pie per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |