Venasca (Venasca in piemontese, Venascho in occitano) è un comune italiano di 1.483 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte, che sorge all'inizio della Valle Varaita e fa parte della Comunità montana Valli Po, Bronda, Infernotto e Varaita.
La storia
L'origine del nome è dibattuta: alcune tesi lo fanno derivare dal nome latino "venator" che significa "cacciatore", altri da "vena" (vena acquifera) in riferimento alle numerose fonti d'acqua, chi invece da "venenum" dal significato "veleno", da cui deriverebbe anche il nome della tribù preromana dei liguri definiti Montaneschi i "Ligures Veneni o Venisani", insediata anticamente nella bassa Valle Varaita e nella vicina Valle Po. Ma più probabilmente il toponimo è di origine preromana, ed è da ritenersi derivante dal nome Venna, antico proprietario di terreni, con aggiunta del suffisso romano-ligure "scum", "sca" che ne identificava l'appartenenza, vista anche la presenza del medesimo suffisso in tanti altri toponimi della zona: (Isasca, Piasco, Brossasco, Lagnasco, Cervasca, Tarantasca).
Abitata anticamente dai Liguri o Celto-Liguri (come altri territori della zona), questi vennero attorno al 15 a.C. sopraffatti dai Romani. Con la caduta dell'impero, Venasca che pur essendo situata su un territorio di confine, non fu particolarmente interessata alle invasioni da parte dei vicini barbari della Gallia. Attorno al X secolo, i territori furono sottoposti a saccheggi da parte dei saraceni provenienti, attraverso le montagne, dalla baia di Frassinet vicino a Nizza. Se ne ricorda ancora oggi il periodo attraverso le rievocazioni storiche della cacciata dei saraceni, chiamate "Baie" che si svolgono periodicamente nei paesi della media ed alta Valle Varaita.
A cavallo dell'anno 1000 il paese fu sotto la giurisdizione del vescovo-conte di Torino, e successivamente fu feudo dei Conti di Verzuolo, un ramo dei per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |