Borgo San Dalmazzo (Ël Borgh San Dalmass o Ël Borgh in piemontese, Lo Borg o Lo Borg Sant Dalmatz in occitano) è un comune italiano di 12.457 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte.
Fa parte della Comunità montana Valle Stura.
Geografia fisica
Il territorio comunale di Borgo San Dalmazzo è situato a sud-ovest del centro cittadino del capoluogo provinciale (da cui dista una decina di chilometri), segnatamente alla confluenza delle arterie stradali SS 21 (che raggiunge il confine con la Francia attraverso la Valle Stura di Demonte ed il Colle della Maddalena) e SS 20 (anch'essa terminante oltreconfine, dopo aver attraversato la Valle Vermenagna ed il Colle di Tenda).
L'abitato è delimitato dal corso dei torrenti Stura di Demonte e Gesso.
Storia
Borgo San Dalmazzo ha una storia lunga 24 secoli: secondo alcune fonti infatti in questo territorio ci fu presenza di un primo insediamento Celto-Ligure intorno al 300 a.C.
Vi si insediarono dapprima i Liguri, i Romani ne fecero un centro strategico per il controllo dei commerci con la Gallia. Ma nel XI° secolo in una scorreria saracena, Borgo venne distrutta insieme all'Abbazia, che verrà restaurata poi dai monaci benedettini. In seguito la città fu dominata dagli Angioini fino al '300.
Il 6 agosto 1162 muore a Borgo San Dalmazzo Ramon Berenguer IV conte di Barcellona e padre del primo re d'Aragona e Catalogna, Alfonso II.
Nel 1423 il Signore della città , il conte Oddone di Ceva, dimora nell'antico castello eretto sulla Collina di Monserrato, distrutto poi dai Francesi, di cui è ancora possibile vedere alcuni resti. Anche la torre civica viene danneggiata ma è fatta restaurare da Emanuele Filiberto di Savoia, lo stesso che nel 1569 concesse poi l'istituzione delle due Fiere: di San Giorgio e di San Dalmazzo (Fiera Fredda).
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