Garessio (Garess in piemontese, Garesce in ligure e Garéshe nel dialetto locale) è un comune italiano di 3 244 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte.
Il territorio comunale è diviso dallo spartiacque padano-ligure delle Alpi (gli Appennini iniziano convenzionalmente al Passo o Colle di Cadibona, in provincia di Savona, sopra Altare), diviso dal Colle San Bernardo (957 m).
Le frazioni di Cerisola e Le Volte infatti si trovano al di là dello spartiacque padano e hanno collegamenti regolari con Albenga.
Il dialetto locale afferisce al gruppo delle parlate liguri con parecchi apporti piemontesi e un substrato lessicale anche occitano (secondo Bernardino Biondelli, nel saggio «Sui dialetti gallo-italici» del 1853, apparterrebbe a quelli di passaggio dal dialetto monferrino ai liguri).
Il comune ha fatto parte della Comunità montana Alto Tanaro Cebano Monregalese.
Storia
Garessio è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Nel novembre 1994 la cittadina ha subito pesanti danni, specie al Borgo Ponte, a causa di una violenta alluvione causata dal fiume Tanaro e da alcuni suoi piccoli affluenti; già nel 1744 un'alluvione altrettanto disastrosa aveva ridotto in cattive condizione la chiesa parrocchiale del Ponte posta nell'attuale Piazza Marconi, essa fu abbandonata e ricostruita poi sull'altra sponda, più lontano dal fiume.
Nella frazione di Valdinferno, chiamata così da Napoleone Bonaparte forse per via di antiche torbiere che vi bruciavano nel Settecento, ha abitato fino alla fine del 2008, tutto l'anno, una sola persona, un reduce del fronte russo, Armando Sereno che fece un particolare voto alla Mado per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |