Mortara (Murtära in dialetto lomellino) è un comune italiano di 15.712 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia.
Geografia fisica
Territorio
Mortara si trova nella Lomellina centro-settentrionale, nella pianura tra l'Agogna e il Terdoppio.
È attraversata completamente dal torrente Arbogna-Erbognone e dal Cavo Panizzina.
Dista circa 41,5Â km da Milano, 41Â km da Pavia, 30Â km da Vercelli, 25Â km da Novara (6Â km dal confine con la provincia di Novara e il Piemonte) e 14Â km da Vigevano.
Clima
Classificazione climatica: Zona E (2641 Gradi giorno)
Storia
Secondo la tradizione, la città fu fondata attorno al VII sec. a.C. da popolazioni celtiche su un luogo più asciutto e salubre delle paludi circostanti. Alcuni storici locali, tra i quali il Pezza, fanno risalire il reticolo di stradine ortogonali intorno all'attuale via Roma, a un abitato di epoca romana sviluppato sulla pianta di un antico castrum. Tuttavia l'unico elemento storicamente certo sulle vicende antiche del luogo, è dato dalla pietra miliare attualmente conservata presso l'ingresso laterale della Chiesa di S. Lorenzo.
Nel Medio Evo la città apparteneva alla contea di Lomello, nel 1164 Federico I la sottopose al dominio di Pavia, e Mortara divenne sede di podesteria. Passò in seguito sotto il dominio milanese, prima dei Visconti e poi degli Sforza e divenne luogo di caccia e di svago per la corte ducale. Gian Galeazzo Visconti concesse al borgo l'autorizzazione per cambiare il proprio nome in Beldiporto, denominazione che mantenne fino al 1402. Sotto gli Sforza fu feudo personale di Ludovico il Moro.
Caduti gli Sforza nel 1499, divenne signoria di Gian Giacomo Trivulzio e poi di Obicino Caccia; al ritorno degli Sforza, venne infeudata a Matteo Beccaria di San Gaudenzio, che non lasciò discendenza maschile; per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |