Il termine onore è usato ad indicare un sentimento che comprende la reputazione, l'autopercezione o l'identità morale di un individuo o di un gruppo.
In generale, poste di comune condivisione talune regole comportamentali nell'ambiente di riferimento, l'onore corrisponde al diritto di rispetto da parte degli altri come conseguenza premiale del contemporaneo dovere di rispetto degli altri. Nel concetto di rispetto sono da includersi anche regole che impongono l'obbligatorietà del sacrificio in presenza di determinate situazioni di difficoltà proprie od altrui. In alcune culture il concetto originario d'onore si è ridotto a vera pretesa di rispetto, ad esigenza di rispettabilità .
L'evoluzione del sentimento dell'onore
L'onore come regola comportamentale
In passato l'onore figurava abbondantemente come un principio guida della società , in tutti i suoi strati ad eccezione del più basso, funzionando come parte fondante del codice d'onore per un gentiluomo e trovando talvolta un'espressione concreta nella pratica del duello.
L'onore di un uomo, quello di sua moglie, quello della sua famiglia (di sangue) o quello della sua amata costituivano una questione importante in ogni sfaccettatura: l'archetipo dell' "Uomo d'Onore" (nel suo significato originario) restava sempre in guardia contro insulti, effettivi o solo sospettati: in entrambi i casi avrebbe impugnato il suo onore.
L'onore perduto
Il concetto di onore sembra aver perso di importanza nel moderno occidente secolare.
Gli stereotipi popolari vogliono che esso sopravviva in culture mediterranee dal presunto "sangue caldo" (italiani, spagnoli, arabi ...) o in società più da "gentiluomini" (come il "Vecchio Sud" degli Stati Uniti: Dixie).
Le società feudali, o altre società agrarie, focalizzate sull'uso e la proprietà della terra, possono tendere ad "onorare l'onore", più di quant per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |