Bomarzo è un comune italiano di 1 791 abitanti della provincia di Viterbo, nel Lazio nord-occidentale. Dista dal capoluogo circa 18 km.
Geografia fisica
Territorio
La cittadina si situa nel cuore della Tuscia tra le estreme pendici nord-orientali dei monti Cimini e l'ampia vallata del fiume Tevere, che segna il confine con la vicina Umbria, in particolare con i comuni di Giove ed Attigliano, siti entrambi in provincia di Terni.
Clima
Classificazione climatica: zona E, 2120 GR/G
Storia
Nonostante i molti ritrovamenti archeologici susseguitisi sul territorio bomarzese dagli inizi dell'Ottocento ad oggi, le origini dei suoi primi abitanti rimangono avvolte nel mistero. Alcuni indicano il popolo asiatico dei Meoni, altri i misteriosi Rinaldoniani. Certo resta il fatto che il territorio fu intensamente popolato sia dagli Etruschi che dai Romani, che lo conquistarono intorno al V secolo a. C. e ne ascrissero la popolazione alla Tribù Arniense.
A testimonianza di quei tempi restano ancor oggi molte prove tangibili nell'area bomarzese: la Piramide Etrusca, le tagliata e le necropoli, i ruderi di un acquedotto romano, le fornaci dei Volumni.
Parte dell'Impero Romano fino alla sue caduta, Bomarzo venne in seguito retta dai suoi vescovi fino alla soppressione della diocesi avvenuta nell'XI secolo. Durante questo arco di tempo venne ripetutamente invasa: prima dalle armate del Re Totila durante la Guerra Gotica (535-553), in seguito dai Longobardi di Alboino tra il 569 ed il 590. L'ultima invasione si ebbe nel 739 per mano del Re Liutprando, che la sottrasse al Ducato Romano insieme con Ameria (Amelia), Orte e Blera. In seguito Bomarzo fu sempre parte integrante dello Stato Pontificio, ed in particolare della Delegazione di Viterbo, di cui fece parte sino al 1866.
Durante i secoli, tuttavia, la città passò diverse volte di mano: v per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |