Nonantola (Nunântla in dialetto modenese) è un comune italiano di 15 839 abitanti della provincia di Modena, in Emilia-Romagna, situato a circa 10 chilometri da Modena in direzione di Ferrara, lungo la Strada Provinciale 255 "Nonantolana", fa parte dell'Unione del Sorbara.
Storia
I ritrovamenti più antichi nella zona nonantolana risalgono all'età del bronzo, sec. XVI - XIII a.C., quando nella zona padana si sviluppò la civiltà terramaricola. Civiltà in seguito sostituita nell'area da quelle villanoviana, etrusca e gallo-celtica.
Infine i romani, nel 182 a.C., fondarono una colonia di novanta centurie (nonaginta, poi Nonantula, ed infine Nonantola).
Nel 751 d.C. il duca del Friuli Anselmo ricevette dal re longobardo Astolfo le terre che erano state ai confini con l'Esarcato bizantino, con il compito di rafforzarle, creando vie di comunicazione da nord verso sud. Anselmo consacrò nel 752 una chiesa ai Santi Apostoli, fondando un monastero benedettino, quale saldo avamposto per consolidare la penetrazione longobarda ad est Panaro, controllando le comunicazioni tra Bologna e le direttrici di Piacenza e Verona. Nel 756 giunsero presso l'abbazia le spoglie di san Silvestro, che contribuirono alla crescita ed alla potenza del monastero, attorno al quale sorse il paese direttamente assoggettato all'abate.
Con l'arrivo dei Franchi l'Abbazia di Nonantola si accrebbe con donazioni rilasciate dallo stesso Carlo Magno in persona, che fecero dell'abate un vero e proprio signore fondiario. Nonantola ebbe sempre una certa predilezione da parte degli imperatori, come Lotario I che vi soggiornò nell'837, o Carlo il Grosso che nell'883 la scelse per incontrarsi con papa Martino. Nell'885 vi venne sepolto papa Adriano III morto in zona mentre era in viaggio per recarsi a Worms. Tra il IX e il X secolo Nonantola per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |