Carpi (Chèrp in dialetto carpigiano) è un comune italiano di 71 033 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna.
Il comune, il più popoloso della provincia dopo il capoluogo, è sede principale dell'Unione delle Terre d'Argine, insieme ai comuni di Soliera, Novi di Modena e Campogalliano, ed è situato a circa 20 chilometri a nord-ovest di Modena. Famosa la frazione Fossoli per via del campo di concentramento utilizzato durante il periodo nazifascista.
Quartieri
Il territorio della città non è suddiviso ufficialmente in quartieri. Tuttavia alcune zone sono riconoscibili dagli abitanti e dai visitatori con nomi determinati. La zona del centro storico è ormai considerata un tutt'uno ma nei secoli scorsi, all'interno delle mura, erano molti i toponimi in vigore. Le zone di espansione residenziale prendono invece il nome da frazioni e località oggi inglobate nel tessuto urbano (Quartirolo, Due Ponti, Cibeno) oppure dai nomi delle vie principali all'interno di essi.
Centro storico: Borgofortino – Terranova (San Rocco) - Borgogioioso – Passo dei Cappuccini - Contrada San Francesco
Nord e ovest: Remesina – Cibeno Pile – Osteriola – Pezzana.
Sud ed est: Due Ponti – Quartirolo – Nazioni – Bollitora – Morbidina.
Storia
Carpi era un borgo medievale di origine preistorica (civiltà villanoviana) rifondato, probabilmente come roccaforte (castrum Carpi), nell'Alto Medioevo. A partire dal XIV secolo fu sede della signoria dei Pio, per passare poi a far parte dei domini estensi nel Cinquecento. Nel 1779 fu eretta a sede diocesana. Nel secondo dopoguerra Carpi si è profondamente trasformata, grazie allo sviluppo dell'industria della maglieria.
Durante la seconda guerra mondiale, la frazione di Fossoli fu il sito di un campo di per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |