Verbicaro (Vruvëcà rë in calabrese) è un comune italiano di 3 009 abitanti della provincia di Cosenza, facente parte del Parco nazionale del Pollino.
Storia
Nell'agosto del 1911, in seguito ad un'epidemia di colera che colpì gran parte della popolazione, Verbicaro fu teatro di una sommossa popolare in cui furono assassinate tre persone, tra cui il sindaco e il segretario comunale, mentre il municipio fu dato alle fiamme.
Origine del nome
Il nome del comune deriverebbe dal latino vervecarius, ossia "pastore"; secondo altri storici, invece deriverebbe dal nome greco di persona Nicolaus Berbecaris.
Tradizioni popolari
La notte tra il giovedì e il venerdì Santo si ripete l'antichissimo rito dei Battenti Flagellanti: alcuni uomini penitenti, vestiti in rosso, a piedi nudi e gambe scoperte percuotono i loro arti inferiori con il cardillo (un pezzo di sughero sul quale sono infisse cinque acuminate punte di vetro) fino a farli sanguinare; contemporaneamente i battenti fanno il giro del paese per ben tre volte, “segnando†le strade con le mani sporche di sangue. Successivamente, alle tre del mattino prende il via la processione del Mistero della Passione di Cristo con statue e quadri viventi ispirata alla Via Crucis e al Mistero della Passione.
Il 1º luglio di ogni anno, nella vigilia della festività patronale della Madonna delle Grazie, si svolge la tradizionale fiaccolata dei Zigni. Questi ultimi sono degli alberi e/o rami di pino (appositamente raccolti nei vicini rilievi montuosi del Parco nazionale del Pollino), portati a spalla da un gruppo di persone per le vie principali del centro abitato. La fiaccolata dei Zigni, a metà del suo percorso, si incontra con la processione religiosa, svolta in onore della Santa Patrona della cittadina. Inoltre, la mattina del 2 luglio vengono preparate, da volontari del luogo, delle infiora per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |