San Lucido (Sà ntu Lùcitu in calabrese) è un comune di 6.020 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria. Confina a Nord con Paola a Sud con Torremezzo, frazione di Falconara Albanese a Est con Rende, San Fili, Marano Marchesato e Marano Principato, a Ovest col Mar Tirreno.
Geografia fisica
Territorio
San Lucido è bagnato dal mar Tirreno ed il suo lungomare è lungo circa tre chilometri. È suddiviso in varie contrade: Pollella, Deuda , Varco, Santa Lucia, Rizzuti, San Giovanni, Cerasuolo, Puppa, Miccisi, Dragone, Vallena, Acquabianca, Santo Pietro.
San Lucido è nota anche per il tufo bianco che si estrae dai suoi monti, per il fico d'india (un ventennio fa molto diffuso in tutta la zona bassa del paese) e i capperi che crescono naturalmente sulla rocca.
Storia
Sulla base delle analisi dei reperti archeologici ritrovati in Contrada Palazzi (ora Petralonga) è possibile ipotizzare che San Lucido fosse stato un avamposto greco sul Tirreno (forse l'antica Temesa) fino all'arrivo dei romani retrodatando di fatto l'origine dell'insediamento al V-IV secolo a.C.
L'attuale nome fu dato dai monaci basiliani del cenobio di Santa Maria di Persano (del cui convento rimangono alcuni ruderi a circa 2Â km dal paese) in onore di un monaco benedettino Lucido di Aquara che vi rimase per un lungo periodo.
Al nome di San Lucido sono legate le figure del cardinale Fabrizio Ruffo di Calabria, G.B. Moscato clerico e letterato, Antonio Manes insigne giurista e il barone Lorenzo Franchino Staffa, cavaliere della legione d'onore di Napoleone.
Nel 1092 Ruggero, Duca di Calabria donò il paese all'Arcivescovo di Cosenza, Arnolfo II, il quale abbellì l'abitato con una serie di monumenti.
Dal 1487 fu feudo della famiglia de Sangro, Carafa, Della Tolfa e Ruffo che lo tenn per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |