Collepietro è un comune italiano di 231 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Faceva anche parte della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli.
Storia
Colle Petri è citato per la prima volta da un documento del 1092, nel periodo di dominio del normanno Ugo Malmozzetto. In posizione dominante tra la valle del Tirino e la piana di Navelli, autentica porta di ingresso sia verso la Majella che verso Campo Imperatore, diede il nome alla dinastia detta "Di Collepietro", dalla quale si diramò quella denominata "Di Pagliara", celebre stirpe che annoverò tra gli altri il vescovo Gualtiero di Pagliara, cancelliere del regno di Sicilia tra il XII e il XIII secolo, durante la minorità di Federico II di Svevia.
Era il castello che proteggeva i monasteri di San Benedetto in Perillis e Picciano. Il potere fu gestito dall'XI secolo dai signori del feudo, forse ramo dei conti di Valva, a loro volta gemmazione dei conti dei Marsi, con Gualtiero capostipite del nuovo casato collepetrano, figlio di Teodino. Nel XVI secolo fu amministrato dai capitani spagnoli Francesco Segura e Alfonso de Medina, dacché L'Aquila, amministratrice del feudo, era in mano a Carlo V.
Dopo l'abolizione del feudalesimo, tuttavia Collepietro finì in mano ai signorotti locali Caracciolo, e successivamente ai sindaci Gioacchino D'Alfonso, Giuseppe Giustizia e Beniamino de Jorio, che amministrarono discretamente il potere. Dopo la seconda guerra mondiale Collepietro si è ridimensionata demograficamente per lo spopolamento.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa di San Giovanni Battista: chiesa principale del borgo, composta da due campanili laterali gemelli, anche se il secondo è una torre civica. La facciata barocca nasconde il portale più antico del XIII secolo, di stampo romanico. L'interno è in pietra a tre navate.
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