Taranta Peligna (La Taranta in dialetto locale; Tarantola sino al 1881) è un comune italiano di 361 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo. Il comune si estende dai 378 (fiume Aventino) ai 2646 metri (Monte Macellaro) sul livello del mare. Fa parte dell’Unione Comuni Majella Orientale Verde-Avetino e del Parco Nazionale della Majella. Aderisce all'Associazione Nazionale Città delle Grotte ed è sede legale dell'Associazione.
Geografia fisica
Taranta Peligna sorge nella valle dell'alto corso del fiume Aventino, alle pendici della Majella orientale. Il centro urbano sorto inizialmente su Le Ripe del fiume, per poi espandersi in posizione più aperta sulla conoide detritica della valle. Nel territorio si trovano l'oasi fluviale delle Acquevive e la luggett, resti di un condotto scavato nella viva roccia.
Storia
Taranta Peligna risulta già abitata dalla preistoria come dimostra il ritrovamento di un'ascia di bronzo della prima metà del II millennio a.C. Nel XII secolo viene citata come Tarantam quando fu feudo di un milite gestito dalla famiglia Manerius de Palena sub feudatario di Boemondo, conte di Manoppello, mentre nel XIII secolo fu proprietà di Berardo di Acciano e di Enrico di Portella, invece, nel 1316 Niccolò di Acciano era proprietario di metà del centro abitato, in seguito compra una sesta parte da Roberto Morello e Berardo di Lama, poi, nel XV secolo il comune risulta feudo dei Caldora e nel XVIII secolo fu dei D'Aquino. Nel frattempo, negli anni 1308, 1324-1324 il paese viene citato in alcune decime dovute ad alcuni clerici e chiese, mentre, nel 1568 viene ritrovata una pietra tombale con un'epigrafe in latino. In seguito, nel 1943, durante la seconda guerra mondiale il paese viene quasi del tutto distrutto dai tedeschi, questo causerà una grave emigrazione.
Infatti il generale Albert Kesselring, nella tattic per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |