Casoli (pron. Cà soli, Cà sule in dialetto abruzzese) è un comune italiano di 5 631 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo.
Geografia fisica
Il centro urbano, raccolto attorno al castello ducale e alla chiesa parrocchiale, è arroccato su un colle alla destra del fiume Aventino, ai piedi del massiccio della Majella.
Nel territorio si trovano la riserva naturale Lago di Serranella, caratterizzata da ampie zone impaludate alla foce del torrente Gogna, ed il lago Sant'Angelo, presso la Torre di Prata (detta La Torretta), un bacino artificiale creato nel 1956 dallo sbarramento dell'Aventino.
Storia
Sorse in epoca altomedievale, probabilmente fondata dagli abitanti dell'insediamento di età romana (identificato da alcuni archeologi con Cluviae, centro della tribù sannitica dei Carricini) i cui resti sono ancora visibili in località Piano Laroma.
Alcuni toponimi (Piano la Fara, San Salvatore) e rinvenimenti archeologici (dei massi decorati a bassorilievo riutilizzati per costruire il campanile della chiesa matrice) testimoniano che nel suo territorio si insediarono i Longobardi.
Viene menzionata (come Casule) per la prima volta dalle fonti storiche nell'878, in un manoscritto elencante i possedimenti dell'abbazia di Montecassino nel teatino.
Agli inizi del X secolo vi si insediò una comunità di monaci eremiti di rito greco-bizantino. Tra loro i futuri santi Nicola Greco, Falco, Franco e Ilarione.
Fu feudo di varie famiglie: degli Orsini, conti di Manoppello, dei Colonna, dei Carafa, dei Crispano, dei Filomarino, ed infine, dei d'Aquino, principi di Caramanico, che nel 1650 ottennero l'elevazione a ducato della baronia e lo ressero fino al 1806, anno dell'eversione della feudalità .
Nel 1799 fu ostile all'adesione alla Repubblica Partenopea. Fu teatro di episodi di insurrezione e di violenza anche ai danni della borghesia locale senza per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |