Ateleta è un comune italiano di 1.161 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo. È parte della Comunità Montana Alto Sangro e altopiano delle Cinquemiglia.
Geografia fisica
Ateleta è posta su territori della sponda sinistra del fiume Sangro, a un'altitudine compresa tra i 737 metri della stazione ferroviaria e i 1.883 metri di Monte Secine. È il comune più orientale della provincia dell'Aquila. La superficie comunale è di 4.169 ettari. Comprende il nucleo abitato del capoluogo e le frazioni di Carceri Alte, Carceri Basse e Sant'Elena. Gli abitanti sono circa 1.230 con elevato indice di persone anziane. È il più a sud dei comuni della provincia dell'Aquila. La montagna ateletese per antonomasia è il Monte Secine, ma è frequentata d'estate anche la zona del Monte dell'Ellera (Merzoni) che raggiunge l'altezza di 1.481 metri.
Il Monte Secine domina la vallata dove scorre il Sangro, dove si ritrovano centinaia di pescatori di trota e dove un tempo si trovava il gambero d'acqua dolce.
Folti boschi ricoprono colline e pianori; cerri, faggi e alberi a foglia caduca colorano il paesaggio, particolarmente suggestivo nella stagione autunnale.
Nel sottobosco si trovano prataioli, spinareie, talora anche porcini, e soprattutto i tartufi, di cui questa terra è particolarmente ricca.
L'unico sito archeologico sono i resti di un antico castello, nella zona Carceri, andato distrutto nel terremoto del 1456.
Storia
I primi agglomerati risalgono a un periodo non lontano dall'anno Mille e sono localizzati nelle zone di Roccapizzi, Carceri e Asinella, siti poi distrutti dal terremoto del 1456.
Nel Settecento alcune famiglie di Pescocostanzo, a causa della crisi della pastorizia, si trasferirono in queste zone; la popolazione raggiunge, alla fine del secolo, 607 persone.
Durante l'occupazione napoleonica, Giuseppe de Tho per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |