Enego (Ghenebe in cimbro) è un comune italiano di 1 663 abitanti della provincia di Vicenza in Veneto.
Geografia fisica
Il territorio comunale si estende sull'estremità orientale dell'Altopiano dei Sette Comuni scendendo poi sul fondo del canale di Brenta sino alla riva destra del fiume.
Solo le frazioni Piovega di Sotto e di Sopra si trovano sul fondovalle. La gran parte dei centri abitati, capoluogo compreso, si trova lungo le pendici dell'Altopiano, tra i 400 e i 900 m s.l.m.
Buona parte del territorio comunale, comunque, si estende verso l'interno dell'altopiano, comprendendo la piana di Marcesina e il monte Ortigara.
Storia
Il toponimo ha etimologia incerta; potrebbe derivare da un nome germanico (Enika) o latino (Enicus o Enno) con l'aggiunta del suffisso -icus.
Grazie alla sua posizione, ai limiti dell'altopiano di Asiago e affacciata sul Canale di Brenta e la Valsugana, la zona di Enego suscitò l'interesse della civiltà sin dall'epoca romana. Probabilmente fu in questo periodo che sorse un primo insediamento, una stazione di sosta e rifornimento lungo la strada che conduceva in Germania. Attorno al III secolo, quando si verificarono le prime invasioni barbariche, venne eretto un fortilizio di cui restano i ruderi in località Bastia.
Nel XII secolo Enego divenne feudo dei vescovi di Padova, da cui passò in seguito a quelli di Vicenza e infine agli Ezzelini. Nel 1260, dopo la morte di Ezzelino III da Romano, passò al comune di Vicenza. Sotto la signoria di Cangrande della Scala, attorno al 1330, fu costruito un altro castello di cui oggi resta un torrione.
Nel corso del medioevo tutto l'altopiano, e quindi anche Enego, fu colonizzato da popolazioni di origine Bavarese e Tirolese, i cosiddetti Cimbri. I Cimbri mantennero per secoli una propria identità , distinguendosi dal resto della pop per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |