Polesella (Polsèla nel dialetto locale) è un comune italiano di 4 012 abitanti della provincia di Rovigo, in Veneto, situato a sud del capoluogo.
Storia
Storia antica
Esisteva sicuramente in zona un abitato in epoca romana, documentato dal ritrovamento di resti di tegole tombali.
Si ritiene verosimile la presenza di frequentazioni precedenti in quanto le prime bonifiche in Polesine avvennero in epoca etrusca con lo scavo dei primi scoli, all'epoca chiamate fosse.
Gli sforzi etruschi e romani per strappare la terra alle paludi furono vanificati dalla Rotta della Cucca del 589 che riportò allo stato paludoso tutto il Polesine e le valli della bassa veronese.
Il territorio del comune di Polesella cominciò a riemergere dai guasti causati dall'alluvione secolare dell'Adige intorno al X secolo.
Fino a quel momento il territorio era stato soggetto al fenomeno dei polesini (una caratteristica che ha dato a tutta la zona il nome proprio di Polesine per antonomasia); vale a dire che occasionalmente alcuni isolotti di terra riuscivano ad emergere tra le paludi e permettevano degli insediamenti che però avevano un carattere di temporaneità , causato dalle continue piene del Po, del Canal Bianco e dell'Adige.
Nascita e fioritura di Raccano sotto gli Estensi
Il riassesto idrico operato in quei tempi permise di limitare il fenomeno dei polesini e la nascita del primo nucleo abitato stabile, più o meno corrispondente all'attuale frazione di Raccano e all'epoca denominato Orcano.
Da notare che, in quel periodo, il corso principale del Po era più a sud e attraversava Ferrara.
Sempre in questo periodo fu data una qualche stabilità anche al corso della Fossa che per secoli avrebbe caratterizzato il centro di Polesella (ossia fino alla disastrosa alluvione del novembre 1951).
L'importanza della Fossa è atte per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |