Segonzano (Segonzà n in dialetto trentino) è un comune sparso di 1 463 abitanti della provincia di Trento. La sede municipale si trova nella frazione di Scancio.
Storia
Storia antica
Ritrovamenti archeologici suffragano l'idea che Segonzano, e la Val di Cembra più in generale, fossero abitati sin dal neolitico; castellieri dell'età del bronzo sono stati rinvenuti sul Dos Venticcia di Segonzano e sull'Oselera di Sevignano.
Verso l'anno 15 a.C. i romani, guidati da Druso, conquistarono le valli dell'Avisio sottomettendone gli abitanti retici; il nome del comune di Segonzano risale probabilmente a questo periodo, da un prediale romano, Praedium Secundianum, che indicava che il territorio apparteneva ad un uomo di nome Secundus o Secundius o a una gens Secundia; secondo alcuni storici, l'insediamento potrebbe essere stato fondato da galli romanizzati qui trapiantati, originari della Gironda, dove esistono svariati luoghi chiamati "Segonzac".
Le invasioni barbariche, tra il III e il V secolo, scacciarono le forze romane dalla zona, dopodiché prese avvio la cristianizzazione della valle.
Medioevo
Al 1216 è datato un documento, inserito nel Codex Vangianus, con il quale tale Rodolfo Scancio, proveniente da una famiglia di ministeriali in servizio come coppieri del vescovo, viene investito del feudo di Segonzano, prima appartenente al principe vescovo di Trento, autorizzandolo a costruire un castello. Nel 1288, il feudo passò di mano dagli Scancio ai Rottenburgo, una famiglia originaria della Baviera, grazie alle macchinazioni di Mainardo II del Tirolo; il feudo venne governato da un ramo dei Rottenburgo capeggiato dal tal Jacopus o Giacomo, figlio di Sigfrido, che si appropriò anche del titolo di coppiere del vescovo; nel 1375 Corrado, figlio di Giacomo, cedette il feudo al cugino Federico di Gr per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |