Ronchi Valsugana (I Rónchi in dialetto trentino e Rautperg in lingua mochena) è un comune italiano di 434 abitanti della provincia autonoma di Trento.
Storia
Medioevo
Con la pace di Costanza (1183) il Sacro Romano Impero riconosceva l'autonomia a molte casate nobili della penisola italica comprese quelle trentine.
Mentre la maggior parte del territorio attuale dell'attuale provincia di Trento faceva parte del principato vescovile (realtà autonoma confederata all'impero), quella che oggi è conosciuta come Bassa Valsugana era sotto il dominio feltrino al tempo costituito in diocesi entità insignita dall'Immunitas dall'imperatore Corrado II. Allora la zona di Ronchi Valsugana era sotto il dominio dei signori di Telve i “Castellaltoâ€; era probabilmente una zona disabitata dove i padroni incontrastati erano il bosco e gli animali selvatici.
Sotto la spinta dei principi vescovi di Trento degli imperatori del Sacro Romano Impero Germanico anche i Signori di Castellalto accolsero l'idea di valorizzare quelle montagne e l'estrazione mineraria.
Fu così che promossero la colonizzazione della zona da parte di contadini e roncadori che venivano dal Feltrino e dal Bellunese ma anche dalla Germania ed ebbe origine l'insediamento di Ronchi che prende il nome appunto dal termine latino Roncus che indica una zona in pendenza disboscata e resa coltivabile per mezzo di terrazzamenti.
Successivamente a cavallo del 1400 i Castellalto promossero una seconda colonizzazione della montagna da parte questa volta di roncadari e minatori (canopi) bavaro-tirolesi, in analogia a come avevano fatto i signori di Caldonazzo per la zona di Roncegno e la valle dei Mocheni (Bersntol).
I nomi che ci pervengo degli affittuari tedeschi sono 20: am Creutz, Betzel, Former, Genner, Gerngross, Grueber, Hammer, Holzer, Kheym, Kochach, Pacher, Pfeiffer, Planer, Rampl, Steiger, per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |