Gallodoro (Jaddudoru oppure Jaddidora in siciliano) è un comune italiano di 387 abitanti della Città metropolitana di Messina in Sicilia.
Dista circa 38Â chilometri a sud Messina e circa 51 chilometri a nord da Catania.
Storia
Gallodoro trova antichissima origine in età greca, in un insediamento abitativo sito in prossimità delle contrade Margi e S. Anna, che secondo tradizione popolare veniva chiamato Bocena. I ritrovamenti di monete, cocci di brocche e vasellame vario oltre che di tombe, hanno fatto ipotizzare anche la possibile ubicazione della città di Kallipolis, fondata dai calcidesi della vicina Naxos, prima colonia greca di Sicilia.
L'attuale borgo di Gallodoro risale al periodo medioevale, allorché si formò il primo nucleo abitativo intorno alla chiesa rurale di S. Teodoro Martire. Ubicata in un luogo di passaggio tra la parte bassa e quella alta della cosiddetta Vallis Aurea, nome dato dai Romani alla valle (o per l'ubertosità del luogo o per l'esistenza di giacimenti d'oro) e da cui deriva l'odierna denominazione di Gallodoro, la chiesa divenne nel corso dei secolo il luogo di culto principale della comunità rurale di Gallodoro. Da questo polo insediativo si sviluppò, nel corso dei secoli, l'impianto urbano che si dispiega oggi in maniera tale da assumere la forma di cavea di teatro, con le edifici abitativi addossati l'uno all'altro, tra scorci suggestivi e di rara bellezza rurale.
Fino all'alba dell'età moderna, Gallodoro apparteneva al territorio della città demaniale di Taormina. Anche se, secondo Anzalone, signore di Gallodoro fu Nicola Crisafi, Maestro Razionale del Regno e Strategoto di Messina nel 1422, da questa data fino al 1634 troviamo Gallodoro con il suo territorio aggregato alla Secrezia di Taormina. Sotto il regno di per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |