Furci Siculo (Fucci in siciliano) è un comune italiano di 3.382 abitanti della Città metropolitana di Messina in Sicilia.
Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e dell'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani, dal 2010 è gemellata con la città francese di Octeville-sur-Mer.
Gli abitanti sono detti furcesi (fuccioti in siciliano).
Geografia fisica
Territorio
L'abitato si sviluppa prevalentemente lungo la costa jonica, delimitato a sud dal torrente Savoca che lo divide dalla cittadina di Santa Teresa di Riva e a nord dal torrente Pagliara oltre il quale si trova il paese di Roccalumera. Il territorio comunale si estende per circa 17Â km nell'entroterra fino a confinare con il comune di Santa Lucia del Mela.
L'asse viario principale è costituito dalla Strada statale 114 Orientale Sicula, che forma la dorsale della zona residenziale costiera.
L'autostrada A18 è accessibile dal casello situato al confine nord con Roccalumera.
Storia
I primi reperti di una colonizzazione della parte della Sicilia dove adesso sorge l'abitato di Furci si hanno nella frazione di Grotte e si fanno risalire all'epoca pre-cristiana ma con molta probabilità queste terre erano già state abitate dai Fenici e dai Siculi. Con la fondazione di Zancle e Naxos, prime due colonie greche in Sicilia, anche i Greci avevano raggiunto questi territori.
Poche, frammentarie e per lo più indirette sono le notizie storiche riguardo l'abitato di Furci Siculo nel suo sviluppo successivo. Certo è che durante tutto il periodo Medievale, Rinascimentale, fino al 1854, esso fu sottomesso a Savoca, potente cittadina feudale che era sotto il diretto controllo dell'Archimandrita di Messina che proprio a Furci possedeva una dimora gentilizia (che passerà alla storia come "Palazzo Nero" e che darà il nome all'omonimo quartiere).
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