Casalvecchio Siculo (Casaluvecchiu Siculu in siciliano) è un comune italiano di 805 abitanti della Città metropolitana di Messina in Sicilia.
Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e dell'Unione dei comuni delle Valli joniche dei Peloritani.
Geografia fisica
Abbarbicato a metà costa sul monte Sant'Elia a 370 metri s.l.m. il paese sorge a 39 km da Messina, a 20 da Taormina e a 5 dalla costa Ionica. Seguendo l'orografia del terreno il paese ha caratteristiche prettamente medioevali con un susseguirsi ed incrociarsi di viuzze che si dipanano spesso in sottopassi tipici dell'architettura medievale spagnola ed araba. Dalle sue varie terrazze si può ammirare un notevole panorama che spazia dallo stretto di Messina alla costa calabrese fino ad uno scorcio dell'Etna passando per le caratteristiche biforcazioni di Savoca.
Storia
Casalvecchio è molto antico e lo si può dedurre anche dal susseguirsi delle varie denominazione che ha avuto: già esisteva in epoca bizantina essendo citato in una scrittura aragonese del 1351 con la sua denominazione greca Palachorion cioè vecchio casale e successivamente con la traduzione latina di Rus Vetus. Nel periodo della dominazione araba della Sicilia prese il nome di Calathabieth. Nel 1862, dopo l'Unità d'Italia prese il nome definitivo di Casalvecchio Siculo per distinguerlo dal Casalvecchio di Puglia.
In epoca saracena godeva di una propria autonomia che perse nel 1139 con la fondazione in epoca normanna di Savoca. Artefice ne fu il re Ruggero II di Sicilia, che facendo costruire un castello in quel luogo, assoggettò tutti i casali circostanti (i Sarracinorum Pagi) e li riunì sotto la nuova denominazione di Baronia di Savoca.
Fino al 1492, a Casalvecchio, era presente un'importante e laboriosa comunità ebraica: se le origini della presenza ebraica nel territorio casalvetino non sono ben chiare, e per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |