Capizzi (conosciuta dagli antichi col nome di Kapition, Capitium, Urbs o Civitas Capitina) è un comune italiano, di 3.130 abitanti, della città metropolitana di Messina in Sicilia. È un comune del Parco dei Nebrodi. Gli abitanti vengono chiamati Capitini, in dialetto Capizzuoti. Lo stemma rappresenta un guerriero con la corazza e il pìleo, le braccia tronche, pronto a difendere comunque la sua patria: "Tronche le braccia, pugnerem coi petti". Il Gonfalone è un drappo di colore bianco con la blasonatura d'argento e ornato di fregi d'argento.
Geografia fisica
Capizzi sorge nell'interno dell'Isola per un'estensione di 69,90 km², attorno al colle Verna, contrafforte nella parte meridionale dei Nebrodi, e sulle sorgenti del fiume Simeto, a 1139 m sul livello del mare e distante dalla costa poco più di 20 km in linea d'aria.
Per la posizione elevata del luogo in cui sorge Capizzi, le condizioni atmosferiche subiscono repentini cambiamenti. Nel periodo invernale, specialmente nel periodo tra gennaio e marzo, il clima risulta essere molto ostile con temperature decisamente basse (zona climatica E), spesso al di sotto dello zero, con neve abbondante e gelate. Nel periodo estivo, invece, il clima è reso gradevole dalla presenza dei boschi e dai venti.
Storia
"L'origine di questa città fu sempre ignota, e va smarrita nella notte dei secoli.", così inizia il Cap. II della Monografia della Città di Capizzi - Antica e moderna in Sicilia del 1847, relativo ai "Cenni sulla fondazione e vicende su Capizzi" di Nicola Russo, insigne letterato capitino.
L'autore, e insieme a lui tanti altri, concorda nel far risalire l'origine della civiltà capitina al tempo dei Siculi o dei Sicani. Altri, infatti, si sono occupati di questa città nel passato: il Fazzello e l'Arezzo che si rifecero a Tolomeo ed a Fi per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |