Camporotondo Etneo (Campurutunnu in siciliano) è un comune italiano di 5.081 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia.
Geografia fisica
Territorio
L'area del versante sud-orientale del vulcano etneo, occupata dal territorio comunale di Camporotondo, è senz'altro una delle più significative di tutta la regione etnea in quanto interessata da numerosi conetti eruttivi periferici e da rilevanti dislovazioni tettoniche ("le timpe").
Storia
Camporotondo comune autonomo sin dal 1654, venne così denominato per la forma del suo originario centro abitato. Esso costituiva uno dei numerosi piccoli centri rurali ("casali") che attorniavano la città di Catania. Lo sorico Fazello, nelle sue "De rebus siculis decades duae" (1560), cita Camporotondo tra quei villaggi noti come "le vigne dei catanesi o del Vescovo di Catania".
Quando il sovrano Filippo IV di Spagna ebbe la necessità di recuperare liquidità finanziaria, decise di alienare alcuni dei beni posseduti dal demanio regio in Sicilia, così i casali catanesi, e fra essi Camporotondo, si trovarono al centro di operazioni speculative di compravendita, il cui interesse era accresciuto dalla possibilità di conseguire, congiuntamente alla titolarità dei rispettivi borghi, anche i titoli nobiliari di pertinenza.
Fu il ricco cittadino genovese Giovanni Andrea Massa, ad acquistare il 22 dicembre 1645 "pro nominanda persona" Camporotondo ed alcuni dei numerosi casali che un tempo erano in proprietà del Vescovo di Catania. Parliamo di un vasto territorio che comprendeva il Monte Etna con tutti i suoi agri e tutti i suoi rigogliosissimi boschi e i casali (San Giovanni Galermo, Mascasia, Praci, Sampietro, Camporotondo, Rapisardo, Malpasso, Mompileri, Nicoloso, Lapidara, Tricastagni, Via grande, San Giovanni le Punte, San Gregorio, Santa Maria Belverde), per poi rivenderli successivamente. Il 18 aprile 1649, p per maggiori informazioni consulta la pagina del comune qui |